Hanno richiesto oltre due settimane le operazioni che hanno portato allo svaso della diga di Mercatale. Da metà ottobre e fino al prossimo febbraio, le paratoie verranno lasciate sollevate e la diga tornerà ad invasare solo in primavera, in previsione dell'apertura degli impianti irrigui e dell'estate.
La richiesta di svaso, più volte sollecitata dal Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti - Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche, rientra nelle procedure obbligatorie ai fini della corretta gestione dell'opera e della sua capacità di invaso. Dopo tre anni dall’ultima apertura non era possibile posticipare oltre.
Lo svasamento, che nonostante l'attenzione riservata dai nostri tecnici durante le necessarie manovre provoca il rilascio di una grande quantità di fango e di materiale legnoso accumulato, non sostituisce il vero e proprio sfangamentodella diga, per il quale il Consorzio si è attivato, attraverso un innovativo sistema già finanziato dal MIT con oltre otto milioni di euro. Il progetto prevede l’utilizzo di una draga che eviti l’accumulo di materiale fangoso e di conseguenza il sollevamento delle paratoie per farlo defluire.
Lo sfangamento ci consentirà di recuperare l’originale volume d'invaso, garantendo una maggiore disponibilità d'acqua destinata all'irrigazione e all'idropotabile nella vallata del Foglia. Anche la funzione di laminazione delle piene che la diga di Mercatale svolge per tutta la vallata sottostante inclusa la città di Pesaro ne trarrà beneficio. Avere un bacino in grado di accogliere oltre 5 milioni di mc d’acqua è sicuramente strategico e può fare la differenza in tutti quei casi in cui le piogge si trasformano in vere e proprie alluvioni.
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